Inaugurate le mostre di Mino Trafeli   Dalla solitudine creativa, all’impegno civile, dal genio internazionale alle radici solide nella città, emerge la necessità di una sede stabile per l’arte contemporanea fra le mura più antiche

Una “cattedrale” di opere formidabili, completamente coinvolgenti nel loro sondare e amplificare con potenza i misteri esistenziali e materici nello spazio-tempo, con il ritmo, l’estetica altra e l’intenzionale non estetica, la classe insieme all’energia, la capacità di sorprendere, la forza installativa, dalla dirompente ricerca che affondò negli albori dell’arte contemporanea, a cominciare “dalle mura” di Volterra. Da venerdì 8 luglio 2022, ore 17, ben due mostre correlate e complementari, omaggiano, ripercorrono, consolidano e riaprono lo studio e l’esplorazione dell’opera totale, dalla scultura al suono, alle immagini, ai video, del maestro volterrano Mino Trafeli (1922-2018), artista temerario, organizzatore di epocali eventi culturali come Volterra 73 e studioso di realtà del territorio, tra cui i graffiti del celebre NOF4, dal padiglione Ferri del manicomio della città. Per l’inaugurazione ufficiale di “Mino Trafeli: la scultura impossibile 2018-1980” e “Mino Trafeli: gli studi, la grafica, le sculture”, a cura di Marco Tonelli e del “Comitato per la fruizione pubblica dell’opera di Mino Trafeli”, negli interventi dei relatori nella gremitissima Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori, l’intenzione era unanime: la valorizzazione stabile nel tempo dell’opera di Mino Trafeli, come importantissima tappa della storia dell’arte a Volterra. Così le due mostre, rispettivamente presso il Palazzo dei Priori e il Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena FCRV, rappresentano, grazie all’impegno sia dell’Amministrazione Comunale che della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, a cominciare dalla costituzione e dall’iniziativa del “Comitato per la fruizione pubblica dell’opera di Mino Trafeli” e dalla Famiglia Trafeli, un passo importantissimo nel ridare, per l’Assessore alle Culture del Comune di Volterra Dario Danti “nuova linfa, nuova vita, al genio, alla creatività e alla bellezza di questo artista di Volterra, di fama internazionale”. In particolare l’allestimento al secondo piano di Palazzo dei Priori (che Trafeli aveva già utilizzato come suo studio tra 2001 e 2002)  di “Mino Trafeli: la scultura impossibile 2018-1980” segue già un accordo di valorizzazione triennale stipulato col Comune di Volterra, che ha inserito l’evento nel programma ufficiale di Volterra22 Prima Città Toscana della Cultura. Ed è il Sindaco Giacomo Santi a sottolineare l’inscindibile e stretto legame fra l’artista e la città. “Volterra e Cultura sono due termini, il binomio che si attivano perfettamente a quello che è stato il percorso di Mino”. Quella città dove è nato cento anni fa, ma dove soprattutto ha vissuto e “consapevolmente scelto di vivere fino alla fine della sua vita”, benché molti altri luoghi ne riconoscessero l’abilità artistica e creativa.

Docente, ma anche uomo impegnato nella vita politica e civile, artista appassionato e dallo spirito critico, dall’esperienza della Resistenza era stato anche amico di Carlo Cassola (e autore della sua tomba a Montecarlo di Lucca) e si era impegnato per i degenti dell’ospedale psichiatrico ben prima della Legge Basaglia, valorizzando il Graffito di NOF4 al Padiglione Ferri di cui per primo capì il valore assoluto. Massimo Carlesi del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRV, conferma il percorso comune per la valorizzazione dell’opera di Trafeli. Quella personalità dai “molti interessi portati avanti con serietà” esportando fuori dalla volterraneità il suo messaggio artistico, partecipando a manifestazioni importantissime come la Biennale di Venezia. “Tutti gli impulsi, tutte le ispirazioni che ha trovato girando il mondo nell’arte moderna, le ha rielaborate portandole qui a Volterra e nella scuola dove insegnava”, producendo una fertilizzazione del terreno artistico che stava nascendo. Da Palazzo dei Priori alla sede espositiva della Fondazione CRV, due manifestazioni come passo importantissimo per non dimenticare un artista riservato e un po’ schivo, ma fondamentale. Così come altri grandi che hanno portato il nome di Volterra in giro per il mondo – da Mauro Staccioli a Licio Isolani allo stesso Consortini – che andrebbero rivalutati dedicando loro uno spazio permanente nella memoria della città della cultura. Marta Trafeli, figlia del maestro e presidente del “Comitato per la fruizione pubblica dell’opera di Mino Trafeli”, riassume l’impegno che ha portato a queste due mostre importanti sul lavoro del padre, grazie ai due enti fondamentali – Comune di Volterra e Fondazione CRV –  al percorso del Comitato, ma anche “al contributo di tanti tanti amici”, fra cui molti ex allievi di Mino Trafeli. La preoccupazione portante del Comitato è quella che il lavoro di un artista dai riconoscimenti internazionali, non isolato, anzi molto attivo negli impegni civili, ma che comunque ha operato in una sorta di straordinaria solitudine creativa, non vada perduto e “che il prodotto non faccia la fine del produttore”. Conclude gli interventi il professor Marco Tonelli, il critico che per molti anni ha seguito da vicino il percorso creativo di Mino Trafeli. Definendo come “miracolo dei pani e de pesci” il risultato raggiunto con  questa inaugurazione, per un progetto già previsto tre anni prima, ma interrotto dalla pandemia, auspica che il prossimo passo sia quello di “mantenere questa postazione come roccaforte” per poi creare un percorso, un itinerario turistico, negli altri spazi, privati e non, in cui Trafeli ha operato.

Artista anarchico “che ha fatto di questa sua straordinaria forma di libertà creativa la sua grande forza”, una sorta di “emarginazione scelta, che gli ha permesso di non dipendere da nessun altro che da se stesso”, “dagli anni ‘70 in poi le opere le ha continuate a modificare, ri-assemblare, riverniciare, distruggere”. Così “molte sono scomparse”, perché “la vera modifica ultima e definitiva non era mai tale. “Credo che oggi noi ci godremo Mino Trafeli nella sua forma definitiva”, conclude il critico e amico, “ma in realtà questa avventura”, come nello spirito di Mino Trafeli, assicura, “è ancora in progress”. È seguita la seconda presentazione presso il Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena della Fondazione CRV con il Presidente Roberto Pepi.

“Mino Trafeli: la scultura impossibile: 2018 – 1980”: Palazzo dei Priori – Volterra, 9 luglio 2022/8 gennaio 2023. Orario mostra: tutti i giorni orario 9 -19.

“Mino Trafeli: gli studi, la grafica, la scultura”: Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena, Piazza San Giovanni – Volterra, 9 luglio 2022/1 novembre 2022. Tutti i giorni orario 10-18 (ultimo ingresso 17.30).

Info: https://www.facebook.com/trafelimino.

 

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