La lista civica “Per Volterra”, la risposta del primario Bottone sulla Pediatria di Volterra è inaccettabile

La risposta del primario di pediatria del Lotti di Pontedera Ugo Bottone, letta oggi su stampa in risposta alle richieste di ripristino dell’attività pediatrica temporaneamente soppressa a Volterra é inaccettabile. Bottone parla di numeri, di accessi, di esigenze dell’azienda, di convenienza, di garanzie, dimenticandosi però il semplice fatto che qui si sta parlando di salute, di bambini, di servizi essenziali che devono essere tutelati come diritti per tutti.

Afferma che gli accessi in val di Cecina e Volterra sono pochi, che pochi sono i bambini, dimenticandosi però che togliendo il servizio come adesso gli accessi saranno azzerati, così da risultare ancora meno necessario per l’azienda impiegare risorse dove non c’è necessità o convenienza.
Dimentica che, soprattutto in stagione turistica, le persone che visitano Volterra sono molte e tra queste molti sono i bambini e i ragazzi che possono aver necessità di ricorrere alle cure pediatriche.
Che vuole fare Bottone per questi bambini, mettere un cartello con gli orari di ambulatorio, dicendo loro quando e come devono sentirsi male, o assegnare un pediatra di famiglia anche per visite giornaliere insieme all’imposta di soggiorno?
L’azienda Asl, e con essa anche i primari che la rappresentano, non dovrebbero scordare che svolgono un servizio pubblico e che parlano di salute.
Il mettere a scelta tra due territori, facendo apparire Volterra come la strega cattiva che vuole togliere i medici ai bambini di Pontedera non serve a niente e nessuno, oltre che essere poco rispettoso. L’azienda potrebbe allora chiedere una politica regionale, e se serve anche nazionale, mirata a risolvere il problema, non limitandosi a dire che la situazione è questa e non possiamo farci niente. Non ci è dato sapere se o cosa il primario abbia chiesto ai propri vertici Aziendali per risolvere il problema? Se è quali soluzioni ha avanzato. E ci piacerebbe chiedere che cosa ha chiesto l’azienda alla politica regionale o nazionale per risolvere il problema della carenza dei medici e degli operatori.
Se non affrontiamo la discussione alla base cercando soluzioni vere che riportino la sanità pubblica ad essere un servizio reale e paritetico per tutti, allora avremo solo fatto la voce più grossa senza alcun risultato. E questo, spiace dirlo, non può essere accettato, neanche da un primario il quale afferma che l’assistenza sanitaria ai bambini di Volterra è assicurata dai due pediatri di famiglia.
Possiamo sbagliare ma l’impressione che abbiamo è quella di doverci accontentare perché ci sono situazioni più importanti delle nostre. Quindi, nella scala dei valori dei numeri, valutata come essenziale dall’Asl, Volterra dovrà essere relegata a un servizio pediatrico con due pediatri di famiglia e alcuni ambulatori.
Questo non è accettabile, anche perché a fianco di quel gruppo di mamme che da anni scrive sui social e che viene supportato da noti personaggi dello spettacolo, c’è un’intera comunità di bambini e di adulti che merita il servizio pediatrico e soprattutto rispetto.
Il consiglio aperto richiesto per parlare del problema ci darà modo di approfondire la questione.
Lista Civica Per Volterra

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