Uniti per Volterra, una sanità che non c’è

Il giorno 19 ottobre, in un negozio centrale di Volterra, una signora di 80 anni è caduta. Sono stati avvertiti subito il 118 e i soccorsi. Purtroppo, le due ambulanze erano fuori per servizio, e la signora ha dovuto aspettare sdraiata per terra circa due ore. Sul pavimento, al freddo: la farmacia ha donato una copertina termica per tenerla al caldo. Assente anche l’automedica, la quale non è potuta venire. La figlia della signora, avvertita per tempo, aspettava al Pronto Soccorso, ma la madre non arrivava. Dopo due ore, infine, e diverse telefonate, sono arrivati i soccorsi. Siamo nella centrale Via Guidi, metà settimana, la persona è una volterrana.
Possibile che la Sanità nel nostro territorio si sia ridotta a non riuscire a dare in tempo risposte nemmeno in centro?
Abbiamo molti ottimi volontari, e delle associazioni che con il loro impegno quotidiano spesso sopperiscono alle mancanze della ASL, e siamo consapevoli delle condizioni, sempre più scadenti, nelle quali sono costretti ad operare. Per questo il nostro appello non va certamente a loro, bensì alla gestione del 118 a Livorno, troppo distante e distaccato dal nostro territorio, nonché alle dotazioni che la ASL Nord Ovest prevede nel nostro territorio. Eppure, Volterra e l’Alta Val di Cecina raddoppiano d’estate, per almeno 5/6 mesi, ma questo è un aspetto che nessuno pare voler curare. Chiediamo al nostro Sindaco di farsi parte in causa, e di difendere i nostri servizi sanitari.
Anche perché l’Azienda, che è la parte in questione, sa difendersi (o giustificarsi) da sola. Serve adesso qualcuno che sappia difendere i cittadini volterrani e il loro diritto alla salute pubblica. Il sindaco sarebbe pregato di fare la sua parte.
Lista Civica Uniti per Volterra

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