Uniti per Volterra, “Volterratreno” ha avuto il merito di portare in città l’ing. Cantamessa, presidente della Fondazione Ferrovie dello Stato

Si è tenuta il 7 dicembre una bella iniziativa in favore del ripristino della tratta ferroviaria Saline – Volterra al teatro Persio Flacco. La nuova associazione Volterratreno ha avuto il merito di portare in città l’ing. Cantamessa, presidente della Fondazione Ferrovie dello Stato, il quale, dopo un importante sopralluogo, ha detto pubblicamente che la riattivazione della cremagliera è non solo possibile ma anche auspicabile.
Ovviamente servirà la spinta degli enti locali, Regione Toscana in primis, per “lanciare la palla” e avviare un percorso virtuoso che possa portare alla realizzazione di un progetto finanziabile.
Ci ha un pò stupiti l’intervento del Sindaco Santi, il quale è andato a cercare ombre e stranezze quando sarebbe bastato che si fosse limitato a dire “sono d’accordo con tutto questo, avanti insieme”. Del resto l’assenza del Presidente Giani è molto loquace, e ci dice che per la Regione Volterra va bene quando si parla di teatro in carcere o quando si inaugurano alberi di Natale, ma non quando si parla di progettualità per il futuro. Del resto questa è sempre stata la politica del PD per Volterra e la Valdicecina, che dovevano rimanere zona agro-silvo-pastorale, oggi con una spruzzata di “cultura”.
Noi crediamo invece che serva rendere merito alla nuova associazione e soprattutto all’ing. Cantamessa, che può diventare un amico di Volterra, senza scordare l’impegno delle associazioni che negli anni hanno tenuta viva la fiamma dell’attenzione sul tema, coinvolgendo anche le università.
Al sindaco Santi, che nella sua arrampicata sugli specchi si è messo a dire che “nel passato si è puntato sulla Saline – Cecina, mentre oggi la novità è puntare fino a Volterra”, vorremmo come Lista Civica, che ha amministrato, ricordare due cose. La prima: quando Santi era in prima linea per la soppressione dell’ex cremagliera, per realizzare una ciclabile, noi abbiamo inserito il vincolo urbanistico, per “congelare la tratta” in attesa di tempi favorevoli. E forse questi tempi stanno arrivando. La seconda: se altri non avessero lottato per conservare e potenziare la Saline – Cecina, oggi noi staremmo a parlare di nulla, in quanto il treno ha un senso se da Volterra arriva a Cecina: era fondamentale quindi salvare l’esistente.
Ricordiamo che in questa battaglia bisogna crederci, e a farlo debbono essere soprattutto le istituzioni a partire dal Comune di Volterra, che non può continuare a lanciare il sasso e a nascondere poi la mano. In queste partite o ci si sta, o si fa altro.
Infine ci piace sottolineare una cosa, perchè tra i molti discorsi ci sono alcuni che hanno necessità di correzione: oltre alla Ferrovia, Volterra e la Val di Cecina hanno un bisogno non rimandabile anche della viabilità stradale. E questa non è “difficile” o “particolare” per dislivelli e tanti discorsi che fanno i non addetti ai lavori. Superare l’arretratezza viaria del Volterrano è oggi un’operazione altamente fattibile e sostenibile, da realizzare a impatto minimo, come è stato fatto in centinaia di posti morfologicamente simili al nostro.
E’ nella nostra testa che dobbiamo scrollarci di dosso i tanti brutti discorsi che gli amministratori del passato, per coprire le proprie colpe, hanno ripetuto come mantra, mentre tutti i Comuni limitrofi prosperavano. Cambiare non solo si può, ma si deve!

Lista Civica Uniti per Volterra

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