Il sindaco Santi annulla la delibera che poteva far nascere la farmacia nei Borghi.

Distribuzione delle farmacie comunali convenzionate sul territorio. L’amministrazione Santi dichiara “ Assente il confronto con le autorità competenti da parte della Giunta precedente. Il nostro obiettivo rimane la salvaguardia del servizio in ogni frazione”
 
L’amministrazione ha infatti deciso di annullare in autotutela la delibera 270 del 2018 con cui la Giunta precedente aveva revisionato la dislocazione delle farmacie sul territorio. La Giunta comunale di Volterra ha avviato il procedimento di annullamento in autotutela della delibera di Giunta 270 del 18.12.2018. Questa delibera, approvata dalla precedente amministrazione, riguardava la revisione biennale delle farmacie comunali convenzionate.
 
“La successiva revisione, la prima del nostro mandato amministrativo, era fissata al 2020 – commentano dall’amministrazione comunale –, ma con la pandemia è stato deciso di rimandare. Nel 2022, quindi, abbiamo avuto modo di affrontare la situazione e non possiamo che constatare l’assenza di ogni volontà di confronto con associazioni del settore, professionisti, autorità sanitarie e cittadini su un tema così delicato da parte della Giunta precedente”.
 
“La partecipazione su questo tema è decisiva – proseguono dall’amministrazione comunale –, per questo, una volta venuti a conoscenza della situazione causata da questa delibera del 2018, abbiamo deciso di acquisire un parere legale per tutelare gli interessi del Comune di Volterra e dei cittadini che chiedono, giustamente, servizi di qualità. La delibera di Giunta approvata dalla precedente amministrazione potrebbe essere quindi dichiarata illegittima”.
 
E questo potrebbe accadere per diverse motivazioni.
 
Anzitutto, grazie all’istruttoria svolta dall’ufficio Suap con la collaborazione dello studio legale incaricato pare evidente che, anche grazie alle rilevazioni cartografiche dell’ufficio urbanistica e dai dati dell’ufficio anagrafe, la delibera 270 del 2018 non sia un mero atto ricognitivo dell’esistente: quindi, in altre parole, viene considerato come un atto “decisionale” e amministrativo.
 
“Non neghiamo la legittimità di procedere a una revisione delle dislocazioni delle farmacie sul territorio comunale – prosegue l’amministrazione –, ma in questo caso è mancato totalmente il supporto di una rilevazione della popolazione residente nel comune che giustifichi un’eventuale riorganizzazione: la delibera 270 del 2018 non contiene niente di tutto ciò. Né, peraltro, vi è traccia di pareri della Asl di riferimento e dell’Ordine provinciale dei farmacisti: questi pareri sono obbligatori e non vincolanti, è vero, ma li riteniamo fondamentali per il processo partecipativo: questo, sì, del tutto assente”.
 
“Di qui – concludono dall’amministrazione comunale – il nostro dubbio di legittimità della delibera 270 del 2018 e la decisione di annullarla in autotutela”.

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