Ancora una volta leggiamo le dichiarazioni di un sindaco remissivo che si trincera dietro un fenomeno generale e generalizzato senza proporre niente e senza prospettare una visione a lungo raggio. Lamenta di chi lo ha preceduto, ma si dimentica che lui stesso è stato assessore prima di adesso con la possibilità di incidere molti anni prima. Critica, ma allo stesso tempo dice di non poter fare niente. E allora ci domandiamo: che cosa ci sta a fare? Adagiarsi su un male generico senza investire in nessuna iniziativa lo possono fare tutti. Vorremmo sapere dal Sindaco cosa ha intenzione di fare per provare ad invertire il declino di Volterra. Se non ha idee, con un po’ di umiltà, potrebbe prendere spunto dai Comuni, anche i più vicini, che hanno invertito il calo, incrementando i loro residenti con una visione lungimirante. Ad esempio Radicondoli, Casole d’Elsa o Monteriggioni. Ci sono paesi e città che, al contrario di Volterra, sono saliti sopra la soglia dei 10mila abitanti; al contrario di loro a Volterra l’amministrazione non imbraccia alcuna azione, neanche quella di controllo, di sperimentazione e di analisi per verificare se una strategia può funzionare o meno e, nel caso, tentare altre strade. L’unico fatto emergente dalle sue parole è l’assoluta mancanza di visione. Tira la palla agli altri, incolpando lavoratori che vivono con la gestione degli affitti brevi; spera nella realizzazione della ferrovia lungo la Val di Cecina, mancando la ragione sui benefici che non si vedranno da qui ai prossimi quindici anni. Il Sindaco non ha alcuna autocritica e nessun riferimento al proprio operato politico, compreso quello di non insistere sulla fruizione del nuovo Piano Operativo Comunale (POC) potenziale per muovere qualche investimento con i privati. Anche in questa ottica nessun intervento del Sindaco, nessuna pressione in Regione. In sostanza se in politica c’è chi si ribella e chi si adagia, a Volterra purtroppo è toccata la seconda opzione, con un’amministrazione che, oltre ad indebitare i cittadini, non ha ancora deciso quale direzione prendere: se essere solo una città turistica, solo una città artigianale/ industriale o entrambi. Non abbiamo ancora capito cosa vogliono farne di Volterra; certo è che tra vocazione turistica, mantenimento dei servizi, ripristino di una sua identità lavoratrice e supporto ai nuovi investimenti, al momento regna la confusione, soprattutto in una giunta nella quale si sprecano i litigi e la voglia di prevalere sugli altri e sul sindaco, piuttosto che le idee.
Gruppo consiliare Per Volterra