Uniti per Volterra, la zona rossa non so tocca

Il commercio a Volterra sta vivendo una fase difficile, dovuta ad una molteplicità di fattori. Per tutelare le attività del centro storico, per evitare il “mangificio” ovvero la trasformazione di quelle esistenti in nuovi locali di somministrazione alimenti, che abbondano, la giunta civica aveva adottato un regolamento per tutelare la diversità ancora esistente.
Cozzano con questa visione, condivisa dalla stragrande maggioranza dei Volterrani, le parole apparse sulla stampa, di Jonny Guarguaglini, il quale non capiamo se parla a titolo personale o in rappresentanza di Confesercenti. Sicuramente non parla a titolo di molti esercenti che a noi esprimono quotidianamente proprio la preoccupazione opposta. La zona rossa è assolutamente da rispettare in quanto legata al decoro della città e alla tutela di chi ha investito negli anni. Proprio una città che si vuol vantare di essere riferimento per la “cultura” dovrebbe tutelare le aree di pregio, tra cui proprio Piazza dei Priori e limitrofi. Ricordiamo che gli interessi dei singoli sono importanti, ma non possono mai prevalere su quelli della collettività.
Pertanto comprendiamo chi oggi chiede la proroga della zona rossa e del blocco delle nuove autorizzazioni, unica possibilità per tutelare le nostre attività, chiedendo però anche regole chiare e certe, che possano valere per tutti in trasparenza. Pertanto rinnoviamo l’appello al sindaco Giacomo Santi, che ha la delega al commercio, perché la programmazione non può avvenire senza prima curare l’interesse generale. E con esso il decoro di una città che non si può prestare all’improvvisazione.

Lista Civica Uniti per Volterra

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