Nato nell’area conosciuta come patria mondiale della geotermia, il Festival fondato e diretto da Officine Papage – con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e quella organizzativa di Annastella Giannelli – coinvolge i centri storici e lo splendido paesaggio di uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della campagna toscana. Tra le rocce e i boschi delle stesse terre che con i loro vapori e le loro suggestive ‘biancane’ hanno ispirato il visionario inferno dantesco, Il Festival delle Colline Geotermiche propone dal 15 giugno e il 13 agosto un cartellone di teatro, musica e circo, ricco di eventi scelti per valorizzare in modo inedito il territorio, offrendo ai visitatori un’esperienza davvero extra-ordinaria, in scenari che vanno dalla piazze medievali dei borghi al ring metafisico e postindustriale dell’imponente Arena Geotermica, realizzata da Enel Green Power nella torre refrigerante dismessa della Centrale 3 di Larderello, che quest’anno sarà animata dall’incredibile performance del funambolo zen Andrea Loreni, “Sopra l’inferno” (8 luglio): un cavo d’acciaio teso in cielo, per raccontare il sottile equilibro tra uomo e infinito. Uno dei temi cardine del Festival sarà quello della sostenibilità ambientale. La kermesse si aprirà con una maratona di spettacoli e incontri lunga quattro giorni che – tra il 15 e il 18 giugno – e declinerà il rapporto tra uomo e natura nei suoi vari aspetti: dal debutto di “Acqua”, coproduzione Ribalta Teatro/Officine Papage, alle nuove produzioni targate Papage, “Dittico dei Rifiuti // Atto I – In discarica”, “Dittico dei Rifiuti // Atto II – In camposanto”.
In scena per l’occasione, il magico mondo di “Hamelin” di Factory Compagnia Transadriatica / Fondazione Sipario Toscana (Eolo Awards 2023 come “migliore spettacolo dell’anno”), ispirato alla favola del pifferaio incantatore di topi raccontata dai Grimm, Luigi Ciotta nel suo “Abattoir Blues” che affronta in maniera dissacrante le condizioni di vita umane e animali all’interno dei macelli, e i cantastorie del Teatrino Giullare (Premio Ubu 2006) con il riallestimento di “Lettere a un Lupo e Tragedia di Roncisvalle con bestie” di Giuliano Scabia (Premio Ubu 2005 e 2015), ma anche l’alienamento dai ritmi naturali quotidiani del precariato autogestito, raccontato da Maragoni e Fettarappa in “Solo quando lavoro sono felice”. Tra le location scelte, accanto ai luoghi identitari del territorio tra Pomarance, Monterotondo Marittimo e Castelnuovo Val di Cecina, lo spazio strategico della discarica della Bulera. Al centro degli eventi un’Agorà a cura di Laura Bevione in cui cittadini e artisti si incontreranno sul tema “La Cultura e il Teatro: un rifiuto da rigenerare”.
Il legame profondo del Festival con il suo territorio quest’anno si proietta più che mai in una dimensione nazionale e internazionale. Tra le grandi novità del 2023, ci sono la nuova collaborazione con il Premio Renato Fucini (dedicato al poeta nato a Monterotondo nel 1843) con il debutto dello spettacolo di Officine Papage “La vita che verrà” (1 luglio) – ispirato a tre racconti dell’ultima raccolta di Christian Raimo, vincitore del Premio nel 2022, che sarà tra gli ospiti della serata – e il nuovo gemellaggio con il Teatro da Garagem di Lisbona, con cui Officine Papage collabora da due anni, che presenterà in prima nazionale lo spettacolo “Segundo Acto” (13 luglio), una liturgia giocosa dedicata alle seconde possibilità che attraversano storia e presente, nella vita degli individui e delle nazioni.
Nel programma di questa edizione ci saranno alcuni degli artisti più sorprendenti e originali del teatro contemporaneo italiano: il Teatro delle Albe con Odiséa, dalla penna onirica di Tonino Guerra, drammaturgia e interpretazione di Roberto Magnani (20 luglio); Giuliana Musso (Premio Cassino Off e Premio Hystrio 2017) con la sua esplosiva e irriverente “Sexmachine” (28 luglio); If Prana e la drammaturgia visionaria di Irene Serini, in scena accanto a Caterina Simonelli in “Abracadabra. Incantesimi di Mario Mieli [#studio5]” (3 agosto); Compagnia Dammacco / Balivo, con Serena Balivo (Premio Ubu 2017) e Mariano Dammacco (Premio Ubu 2021) in “Spezzato è il cuore della bellezza” (11 agosto); l’umorismo irresistibile di talenti di fama internazionale come Luca Radaelli di Teatro Invito nel suo “Macbeth Banquet” (13 agosto). Accanto a loro, molti giovani emergenti già notati da pubblico e critica: la Compagnia Villain Enterprise (Impegnöso Röhl Sësti – Premio Scenario 2021) in “Tonno e Carciofini” (15 giugno) e “Am I Evil? Yes I Am” (6 luglio), e il poeta slam lanciato da Italia’s Got Talent Lorenzo Maragoni (Premio Scenario 2017), insieme a Nicolò Fettarappa in “Solo quando lavoro sono felice” (17 giugno) e in assolo con la sua stand-up comedy ‘lirica’, “Grandi numeri” (7 luglio).
Agli spettacoli saranno affiancate molte iniziative collaterali alla visione, con laboratori e masterclass condotti dagli ospiti presenti, ma anche performance a sorpresa, aperitivi e dibattiti: occasioni di festa e di incontro tra pubblico, critici e artisti.
Il ring metafisico dell’Arena Geotermica è la torre refrigerante della Centrale Enel Green Power di Larderello 3 diventata teatro nel 2017. Una struttura che è parte del più ampio progetto di Enel Green Power per promuovere il turismo sostenibile, che conferma il grande potenziale della geotermia non solo per la produzione di energia elettrica e per l’utilizzo del calore da fonte rinnovabile ma anche in termini culturali e artistici.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. La geotermia, oltre a soddisfare il 34% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con circa 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti e le manifestazioni naturali dei territori geotermici. Il Museo della Geotermia ha una pagina dedicata, in tre versioni nelle lingue italiano, inglese e spagnolo: https://www.enelgreenpower.com/it/museo-della-geotermia-larderello).
“La geotermia è una delle tante risorse che rendono la Toscana unica al Mondo – dichiara il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Da Dante, che vi si ispirò per il suo Inferno, fino ai giorni nostri, questa energia misteriosa che scaturisce incessante dal profondo di un’affascinante area della nostra regione ha regalato non soltanto una fonte preziosa per lo sviluppo produttivo e la vita delle persone, ma ha anche dato la sua impronta al paesaggio, alla cultura, all’arte del territorio. L’idea geniale del festival, anche quest’anno ricco di spunti ed eventi di grandissima qualità, sta proprio nell’aver saputo cogliere il legame strettissimo fra la produzione geotermica e suo utilizzo in chiave energetica e patrimonio artistico e ambientale dell’area, averne sottolineato il potenziale in termini di valorizzazione di un turismo attento a natura e ambiente. E’ una strada che la Regione incoraggia e persegue con le sue politiche e che risponde alla necessità di mettere al centro la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale. Per questo non posso che rinnovare il sostegno a questa XII edizione e l’augurio che la manifestazione abbia il successo che merita.”
La XII edizione del Festival delle Colline Geotermiche è realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura MIC, Regione Toscana, Comune di Pomarance (PI), Comune di Castelnuovo V.C. (PI), Comune di Monteverdi Marittimo (PI), Comune di Monterotondo Marittimo (GR), Enel Green Power. Progetto sostenuto nell’ambito dell’Art bonus da Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Cassa CR Firenze, SCL Ambiente SRL.