RSA SANTA CHIARA DI VOLTERRA – L’azienda pubblica non è un palcoscenico di scontri politici ma una realtà che va rilanciata

Da mesi l’azienda RSA Santa Chiara è al centro di accese polemiche, un vortice che rischia di travolgere una realtà fondamentale per il territorio della Valdicecina, l’unica azienda pubblica del Comune di Volterra che oltre all’erogazione di servizi sanitari alla persona, crea economia e occupazione diretta e indiretta. Senz’altro il mondo delle RSA è complesso con il vertiginoso aumento dei costi e la concorrenza sempre più agguerrita dei privati, ma quando c’è la volontà delle soluzioni si possono trovare.
“La Cassa di Risparmio di Volterra è sempre stata vicina all’azienda Santa Chiara e ne ha sostenuto le necessità – afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra – anche la Fondazione CRV se ne è occupata nel tempo con donazioni importanti, infatti, solo negli ultimi anni anticipando l’attuale crisi energetica, ha contribuito con un ingente sforzo economico a mettere in sicurezza e a migliorare l’efficienza energetica della struttura. Tutto questo perché è una realtà essenziale che va difesa e preservata, non certo portata sul campo dello scontro. Da troppo tempo si assiste a un continuo rimbalzo di colpe – sottolinea Pepi – una sterile ricerca di presunti errori che getta discredito sulla struttura provocando dubbi nelle famiglie degli ospiti e in quelle che avrebbero maturato la decisione di ricorrere alle sue cure, portandole magari a rivolgersi altrove. Ciò è grave, ci vorrebbe più senso di responsabilità senza ridurre la questione a pura disputa politica, anzi tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione avrebbero dovuto aprire un tavolo di confronto visto il comune interesse per questa azienda pubblica e assicurarle un futuro migliore. E questo sarebbe stato un atto giusto e doveroso da parte di chi governa la città. In tempi di crisi si cercano soluzioni, non colpevoli – insiste il presidente – e a questo punto è auspicabile un rilancio e un potenziamento della RSA in un’ottica di continuità, perché le aziende hanno bisogno di strategie, di idee e di una programmazione a lungo termine non a scadenza di legislatura, ma devono andare avanti indipendentemente da essa. Vorrei che ci rendessimo conto del prezioso ruolo svolto dal Santa Chiara nel tessuto socio – economico del nostro territorio, che non
si può né si deve ridurre a palcoscenico di costanti conflitti tra le parti”.

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