Prima ci si inventa la capitale della cultura, unico argomento omnicomprensivo che ha occupato in maniera ingombrante tutta l’azione amministrativa di questa giunta. Alla sconfitta di Volterra, corre in soccorso la Regione, stesso colore, con la trovata della Capitale toscana della cultura. Un premio talmente ambito che non è stato rivendicato da nessuno, tanto che con un tocco di bacchetta magica, è stato raddoppiato al 2023.
Dopo tanto rumore speso in “cultura” , e con l’ arrivo di finanziamenti ad alcune associazioni note, la ciliegina sulla torta : il taglio al personale nei Musei di Volterra. Proprio l’unico elemento di valore culturale che la città può offrire ai visitatori, è stato limato da un bando pensato per risparmiare sui lavoratori. E a idearlo chi se non l’assessore competente, ovvero Danti, paladino di una sinistra radicale che, tra i tanti colori, evidentemente ha dimenticato quello del mondo del lavoro.
Danti di lotta e di governo, che in giunta decide e poi scende in piazza a dare una non molto credibile solidarietà ai dipendenti.
Santi, che recentemente è diventato anche ammiratore di Vittorio Sgarbi, quando pensa alle brutte figure, può guardare in casa propria. L’unico problema è che con i pasticci di questa giunta a subirne le conseguenze è la cittadinanza volterrana.
Antonella Bassini – Coalizione Civica