Coalizione civica: “Nonostante l’assessore Danti si arrampichi sugli specchi erigendosi a paladino di lavoratori che, lui per primo, non ha tutelato, il sindaco non sembra voler ritirare il bando e venire incontro alle richieste”

Se per prima l’Amministrazione non crede a tutto questo il sindaco, l’assessore Danti e l’assessora Luti dovrebbero avere la decenza di dimettersi.

Non sembrano purtroppo trovare accoglimento le sacrosante richieste dei dipendenti esternalizzati e dei sindacati che tutelano gli operatori museali che lavorano nelle strutture del Comune di Volterra. Nonostante l’assessore Danti si arrampichi sugli specchi erigendosi a paladino di lavoratori che, lui per primo, non ha tutelato, il sindaco non sembra voler ritirare il bando e venire incontro alle richieste.

Una netta spaccatura in giunta ed in particolare tra il sindaco e l’assessore alle culture, nella quale manca comunque la presa di posizione dell’ormai dispersa assessora al Turismo. Eh si, perché Volterra, oltre a non avere da tempo una giunta stabile, sembra non avere più neanche un assessore al Turismo, nonostante questo sia uno dei motori trainanti dell’economia cittadina.

Le informazioni che abbiamo acquisito, personalmente e su stampa dai lavoratori e sindacati ci raccontano proprio di posizioni divergenti (per usare un eufemismo) all’interno della giunta, della quale il sindaco non ha palesemente più il controllo. In tutto questo a farne le spese sono i circa 30 lavoratori in alta stagione (tra dipendenti a tempo indeterminato, esternalizzati e dipendenti part time) che per Volterra costituiscono un numero rilevante di persone e corrispondono ad altrettante famiglie. Un popolo di lavoratori che con la loro attività incide su uno dei settori essenziali dell’attività volterrana, il turismo, sia direttamente con il proprio servizio, che indirettamente attraverso la ricaduta su un indotto che non ha solo natura culturale, ma anche economica per attività commerciali, botteghe, artigiani, ristorazione o accoglienza.

Un patrimonio che accanto a quello monumentale rappresenta un biglietto da visita che l’amministrazione e il sindaco dovrebbero valorizzare e tutelare. Invece sembra proprio che Santi abbia fatto e voglia fare il contrario, assieme alla sua giunta della quale fa parte anche Danti che non può dire di non aver saputo della delibera che ha preceduto il bando, se non per sua distrazione o colpa. Una situazione che non è caduta dal cielo, ma che è stata consapevole, con tanto di preannunciata comunicazione, per quanto dicono i sindacati, da parte proprio dei rappresentanti che avevano letto il capitolato collegato al bando e si erano accorti che questo non era in linea con il protocollo di intesa sottoscritto da questa stessa amministrazione nel 2021.

La situazione oramai è ai ferri corti. Attendiamo l’intervento del prefetto ma ci rendiamo disponibili, come abbiamo fatto fin da subito, a supportare qualsiasi azione legittima verrà attuata dal sindacato per la tutela dei lavoratori e i servizi messi in discussione. Soprattutto se , come sembra, verranno diminuite le ore di apertura delle strutture nel corso della bassa stagione, quando invece Volterra avrebbe bisogno di destagionalizzare l’offerta culturale e turistica. Riconosciamo la professionalità e le condizioni nelle quali gli operatori devono svolgere un lavoro che è al servizio della Città e che costituisce il primo approccio per chi vuole visitare le bellezze monumentali, architettoniche e di pregio dei musei di Volterra.

Insistiamo sulle richieste avanzate dai lavoratori e dal sindacato, opponendoci alla previsione non solo dei tagli alle ore, ma anche della dequalificazione degli operatori che, in base alle dichiarazioni rilasciate, andrebbero a svolgere mansioni molto ampie, in disapplicazione del livello che stato riconosciuto ai lavoratori a tempo indeterminato e part time verticale (circa 20) lo scorso anno.

Per tutto questo chiediamo al sindaco spiegazioni e le intenzioni future. Dopo di che ci faremo parte attiva per la tutela dei lavoratori.

Invitiamo la cittadinanza a prendere parte a questa lotta, evidenziando che la tutela di questi lavoratori non è solo il simbolo del riconoscimento dell’importanza del loro operato professionale, ma anche l’espressione di una Città che con i suoi tremila anni di storia, vuole essere ed è (nonostante questa amministrazione) una Città culturale e d’arte, accogliente e con la capacità di offrire un gran servizio per la cultura e il turismo.

Se per prima l’Amministrazione non crede a tutto questo il sindaco, l’assessore Danti e l’assessora Luti dovrebbero avere la decenza di dimettersi.

Volterra si merita di meglio.

Coalizione Civica

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